Motori planetari con encoder

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Arduino: guida ufficiale

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Arduino: la guida ufficiale

Anche se online si trovano parecchi esempi e documentazione relativa ad Arduino. Consigliamo di iniziare con un libro. La ricerca online, infatti, non ci restituisce solamente le informazioni che cerchiamo, ma non ci da una visione globale dei problemi. Molto spesso si trovano programmi mal fatti, frutto del copia incolla e di qualche traduzione automatica. Non abbiamo modo di distinguere un programma utile da un garbuglio di codici che, forse, ottengono il risultato, ma seguendo la strada più lunga e più difficile.

Per questo motivo, se siete alle prime armi, vi consigliamo di utilizzare le guide ufficiali che sono verificate e pubblicate da persone esperte.

Se vi serve aiuto nello sviluppo di un programma Arduino, inoltre. Steplab vi mette a disposizione uno staff con pluriennale esperienza. Abbiamo anche un archivio di programmi di base che potete acquistare ad una cifra modica per realizzare operazioni un po' più complesse rispetto ad accendere e spegnere un led

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Arduino: controllo motore passo passo

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Qui di seguito troverai diverse tipologie di controllo del motore passo passo. Controllo con pulsanti, con potenziometro, con display contapassi, con possibilità di impostare una target position.

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Ogni software riporta la lista dei componenti che permettono di utilizzare correttamente il programma scaricato. potete utilizzare anche prodotti simili purché abbiano le stesse specifiche di quelli indicati.

Ciascun software include il supporto all'installazione.   Se non avete tempo o voglia di imparare a programmare, potete ordinare la versione preinstallata in kit per ciascun programma

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Accoppiamento diretto ruote -motori

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In questo articolo, esaminiamo un particolare tipo di giunto che consente di accoppiare diretamente ruote, motori o alberi.

Tutti i prodotti citati in questo articolo sono disponibili sul nostro sito, acquistabili anche singolarmente.

Tutti gli esempi riportati sono personalizzabili a piacere e non vincolanti. Se non avete dimestichezza con la scelta dei componenti, potete acquistare dei kit completi.

Il giunto si chiude con due grani di fissaggio, utilizzando una chiave da 3/32.  Un'estremità del giunto ha la forma esagonale  con la sezione di un bullone da 12mm. Il foro centrale è filettato 8/32, in dotazione vengono fornite delle viti. E' possibile acquistare viti aggiuntive con diverse lunghezze.

Il lato opposto, è disponibile nelle forature da 4mm,  6mm e 1/4" (6,35mm);

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Accoppiamento delle ruote

Il nostro catalogo ruote include dei cerchi di plastica compatibili con il giunto. In figura si vede un esempio di ruota colegata ad un albero tramite il giunto.

Per vedere le ruote disponibili consulta la sezione Ruote HEX 12

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Collegamento di motori

La foratura da 4mm oppure da 6mm, consente di accoppiare diverse tipologie di motori.

Ricordate che, benché possibile, l'accoppiamento diretto Ruota-motore, sottopone l'albero del motore ad una sollecitazione radiale, quindi valutate bene il carico che intendete avere sul vostro rover e le sollecitazioni alle quali è sottoposto.

Generalmente un accoppiamento meccanicamente più coreretto prevede dei cuscinetti e un albero.

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Generalmente un accoppiamento meccanicamente corretto prevede dei cuscinetti ed un albero per scaricare la sollecitazione meccanica.

Nella configurazione proposta nella foto, vedete che la ruota è fissata ad un albero che si appoggia ad un profilo di alluminio. in questo modo il carico dovuto al peso è trasferito completamente al profilo di alluminio e il motore non viene sollecitato inutilomente. Questo vi consente di utilizzare un motore più economico e più piccolo, riducendo le dimensioni fisiche ed equilibrando i costi.

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I cuscinetti flangiati

Sul nostro catalogo è disponibile una vasta gamma di cuscinetti flangiati metrici che si possono inserire comodamente nei canali di alluminio.

Il cusinetto flangiato ha la caratteristica di non essere cilindrico, ma ha un'aletta laterale che permette al componente di non scivolare attraverso il foro. In questo modo si possono inserire nei fori dei canali senza che vi scivolino attraverso il buco.

Il foro dei canali è standard ed ha un diametro di 1/2 pollice. Per inserire i cuscinetti metrici ( cioé con misure in mm) è necessario un piccolo anello adattattore.

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Differenziale meccanico trazione modellismo

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Realizzare un differenziale con componenti meccanici per uso hobbistico / prototipazione è sempre un compito difficile. Grazie agli ingranaggi conici disponibili sul catalogo Steplab, questa costruzione diventa estramamente facile.  La foto qui sotto riporta un esempio di differenziale meccanico realizzato per aumentare la stabilità di un rover.  Qui sotto trovi un elenco dei componenti utilizzati per realizzare il componente meccanico in foto. Data la modularità dei nostri elementi, potete decidere di utilizzarne solo alcuni

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Lista componenti differenziale

Attrezzi richiesti: Chiave da 7/64, Chiave da 3/32

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Progettazione dissipatori e studio termico

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Steplab annovera fra i propri servizi dedicati all'utenza professionale lo studio e la progettazione di dissipatori. 

Il servizio comprende lo studio e la modellazione di dissipatori creati su particolare specifica del cliente. Grazie ad ingegneri con esperienza nel ambito della ricerca e sviluppo siamo in grado di assistere il cliente finale nella scelta del design e dei materiali per ottimizzare il processo di dissipazione del calore e i costi del sistema.

La modellazione avviene tramite software di multifisica professionali che permettono di simulare le variabili reali e l'ambiente in cui dovrà lavorare il sistema.

Se desideri maggiori informazioni riguardo questo servizio, contattaci. 

 

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Controllo di un motore DC - Locked Antiphase

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Abbiamo visto in precedenza il controllo Velocità -  Direzione.  Ora vediamo un altro sistema, più performante dal punto di vista delle prestazioni meccaniche, ma più esigente dal punto di vista energetico. In questo sistema, la bobina del motore è sempre alimentata, la corrente fluisce da un verso o dall'altro e la velocità viene modulata attraverso il controllo del duty cycle. (per una trattazione del duty cycle rimandiamo all'articolo precedente).

Se la nostra esisgenza è un controllo della coppia su tutta la gamma di velocità del motore e non abbiamo particolari problemi di energia, il locked antiphase è la soluzione.

Esaminiamo il ponte H. Cosa accade applichiamo un segnale PWM ad entrambi i canali A e B ?

Abbiamo visto in precedenza che se i due canali sono entrambi nello stesso stato (0 -0 oppure 1-1) il ponte ad H è spento. La corrente non può scorrere in alcun ramo e quindi il motore non sarà attraversato da corrente.  In questa condizione il motore avrà una coppia nulla perché è come se fosse scollegato dalla corrente.

Immaginiamo ora di applicare un segnale che sia del tipo A=0 B=1, A=1 B=0;

Cioé applichiamo sempre il segnale opposto a ciascuno dei due piedini.  Se lo applicassimo lentamente vedremmo il nostro motore avanzare di alcuni gradi, e poi retrocedere degli stessi gradi se il segnale ha un duty cycle del 50%.

Se immaginiamo di fare questa operazione di "cambio" molto velocemente ( cioé ad alta frequenza ), l'effetto sarà quello di avere un motore fermo.

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Ora proviamo a cambiare la durata relativa dei segnali, cioé cambiamo il duty cycle, mantenendo uguale  la frequenza dei due segnali. In questa figura vediamo che il ciclo alto del canale B dura di più del ciclo alto del canale A. Questo vuol dire che il motore girerà per un tempo maggiore in un verso rispetto che all'altro. L'effetto ad alta frequenza sarà un avazamento a velocità controllata minore del massimo.

Se esaminiamo il caso estremo, vediamo che, ponendo B=1 per sempre otteniamo A=0 e quindi rispettiamo le condizioni del locked antiphase anche nel caso di rotazione a velocità massima.

I due metodi di regolazione coincidono nei casi estremi. Nel caso del locked antiphase, però, il consumo sarà maggiore perché l'avvolgimento è sempre atraversato da corrente in ogni istante.  Nel caso precedente, invece, il consumo era minore a velocità minore.  Questo giustifica anche il calo di coppia con il metodo precedente.

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Il locked antiphase è un metodo molto comodo in applicazioni di regolazione industriale perché in questo caso le prestazioni del motore rimangono pressoché costanti a qualunque velocità.   E' una modalità di controllo molto performante anche in applicazioni dove il cambio di velocità deve essere molto repentino e la risposta del motore immediata. ( per esempio nei line follower).

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Controllo di un motore DC - Velocità e direzione

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Il controllo più intuitivo e forse semplice da realizzare è quello in cui si regola velocità e verso di rotazione. Questo metodo di controllo funziona bene in tutti i casi in cui non sia richiesto di sfruttare tutta la coppia del motore sull'intera gamma delle velocità.

Riguardando lo schema del ponte ad H,  se noi fissiamo un segnale su B e mandiamo un segnale alternato 0-1 su A, otteniamo che la corrente scorrerà sempre in un verso del motore "accendendo e spegnendo" l'avvolgimento del motore DC e dando come effetto la regolazione di velocità.

La regolazione di velocità avviene cambiando il duty sycle del segnale 0-1.

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Onda Quadra Duty Cycle

Un onda quadra, cioé un segnale che alterna solamente i valori 0-1, è caratterizzato dai seguenti parametri:

Frequenza:  il numero di volte in cui il segnale ripete la sequenza 101 in un secondo.

Duty Cycle: è il rapporto tra la durata dello stato 1 e la durata totale di un periodo.

Facciamo un esempio per chiarire la sistuazione:

In figura sono riportate 2 onde quadre  con la stessa frequenza. Come si vede, infatti, il periodo T, cioé la durata di una transizione 1-0-1 è uguale per l'onda sopra e quella sotto in figura.

Con le percentuali  50% e 20% indichiamo invece il duty cycle, cioé il rapporto tra la durata dello stato alto (1) e la durata totale (T).

Facciamo un esempio numerico:

Supponiamo che T sia uguale ad 1 secondo, quindi la frequenza sarà pari ad 1hz.  Nel primo caso lo stato alto dureà 0,5 secondi, cioé il 50% di 1 seocndo, che è il periodo totale.  Nel secondo caso, lo stato alto durerà 0,2 secondi, cioé il 20% del periodo totale.

Controllo di un motore DC agendo sul Duty Cycle

Per controllare un motore dovremo scegliere una frequenza adeguata, che permetta di avere una risposta fluida e non a scatti. La determinazione di questa frequenza dipende dalle caratteristiche del motore, ma è molto facile, dal punto di vista pratico, provare varie frequenze per trovare quella ottimale in cui il movimento sia unforme nel tempo.

Una volta scelta la frequenza, è sufficiente impostare il duty cycle.  Il ponte ad H, come abbiamo visto prima, ha due canali di ingresso che chiameremo A e B. Un canale andrà lasciato a 0 e l'altro dovrà essere controllato tramite un segnale PWM, (cioé l'onda quadra che abbiamo visto in precedenza). Vedremo più avanti che cosa comporta scegliere un canale oppure un altro.

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Il duty cycle può essere regolato da 0% ( motore fermo) a 100% motore a velocità massima. Un duty cycle del 100% equivale a collegare direttamente il motore ad una batteria.

Se non dovete modulare la velocità del motore, esitono altri metodi di controllo più semplici.

Il controllo di un motore DC con Ponte H in modalità Velocità - direzione, può essere facilmente implementato su un Arduino o Rapsberry  ( o qualunque scheda di controllo  a microcontrollore ).

Fino ad ora non abbiamo mai parlato della differenza fra la scelta del canale A o del canale B come ingresso per il segnale PWM.

Nella figura qui a lato, abbiamo messo a 0 l'ingresso B e andiamo ad esaminare cosa accade se mettiamo ad 1 l'ingresso A.  Vediamo che la corrente scorre in un verso lungo il motore (che si trova al centro della H). Se andiamo ad invertire la situazione, la corrente scorrera nel verso opposto. Cambiare il verso della corrente comporta un cambiamento del senso di rotazione (orario oppure antiorario). La scelta del piedino di controllo da lasciare a 0, quindi, dipenderà esclusivamente dal senso di rotazione che dobbiamo dare al motore nella nostra applicazione. Quando tutti e due i piedini sono a 0, non c'è flusso di corrente perché i due rami sono spenti.  Si capisce, così, quale è l'effetto dell'onda quadra vista in precedenza. Quando l'onda assume il valore 1, il motore sarà acceso, quando questa assume il valore 0 sarà spento. Accendendo e spegnendo velocemente il motore, si otterrà un effetto medio di regolazione della velocità. Se la frequenza è molto alta, non ci accorgeremo dell'accensione e dello spenimento "a scatti", ma vedremo un effetto medio, cioé un rallentamento rispetto alla velocità massima.

Il difetto di un controllo di questo tipo può essere una perdita di coppia quando ci si allontana dalla velocità massima e un cambio di velocità non particolarmente efficiente se abbiamo bisogno di gestire variazioni rapide.

Un sistema più prestante, è il locked antiphase [leggi..],

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Motori passo passo con motoriduttore

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Spesso si presenta l'esigenza di avere di utilizzare dei motori passo passo in contesti dove è richiesta anche una coppia abbastanza elevata.

La coppia di un motore passo passo

La coppia di un motore passo passo, dipende fortemente dalla velocità con cui si intende far girare il motore. Aumentando la frequenza degli step, la coppia cala, anche drasticamente. A titolo di esempio, riportiamo il valore della coppia di un motore stepper in funzione dei giri.  Si vede benissimo che le performance più elevate si ottengono a velocità molto basse.

Quando abbiamo l'esigenza di usare uno stepper che sia piccolo, ma con coppia elevata, dobbiamo ricorrere ad un motore con motoriduttore.

 

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TK1 'Jet' Robot Kit

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Jet è un robot intelligente e autonomo che utilizza componenti che trovate sul sito Steplab e si basa sulla potente piattaforma di sviluppo incorporata di Jetson NVIDIA. Il cervello di Jet è costruito intorno al rivoluzionario NVIDIA Tegra® SoC e utilizza gli stessi nuclei di calcolo NVIDIA progettati in supercomputer in tutto il mondo. Ciò consente alla Jet visione e all'intelligenza artificiale (AI) di calcolo intensivo di Jet in un pacchetto a basso costo. Sono disponibili due versioni di Jet; Basato sulla scheda Jetson TX1 o TK1. Jetson TX1 è un supercomputer con l'architettura #NVIDIA #Maxwell ™, 256 core #NVIDIA #CUDA®, CPU a 64 bit e un'efficienza energetica ineguagliata. Jetson TK1 si basa sull'architettura NVIDIA Kepler ™, sul nucleo NVIDIA CUDA® 192 e sulle CPU a 32 bit a un costo inferiore.




NVIDIA e CalPoly University hanno collaborato per portare agli educatori il kit di insegnamento robotico con Jet. Questo kit di insegnamento gratuito contiene tutto ciò che serve per tenere un corso completo  che comprende concetti di robotica introduttivi e avanzati come sensori, visione informatica, apprendimento macchina, localizzazione robotica e controllo. Il kit di insegnamento robotico con Jet è ora disponibile per istruttori qualificati e comprende slide  di lezioni, laboratori / soluzioni pratiche, quiz / problematiche di esame / soluzioni, idee di progetto di codifica più grandi, piani di creazione e codice sorgente per il sistema operativo del robot (ROS) usando Jetson. Clicca qui per esplorare il Kit di Insegnamento Jet.
Il Toolkit NVIDIA 'Jet' contenente istruzioni per la costruzione, codice di esempio e materiali didattici può essere scaricato qui.

[/et_pb_text][et_pb_video admin_label="Video" _builder_version="3.0.51" src="https://www.youtube.com/watch?v=MCmgfHjMIKg" src_webm="https://www.youtube.com/watch?v=MCmgfHjMIKg" /][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]

Corso di Arduino per privati Belluno

[et_pb_section fb_built="1" admin_label="section" _builder_version="3.22" background_image="https://www.steplab.net/wp-content/uploads/2017/06/sfondo_corso_arduino.jpg" parallax="on"][et_pb_row admin_label="row" _builder_version="3.25" background_color="rgba(255,255,255,0.68)" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat"][et_pb_column type="4_4" _builder_version="3.25" custom_padding="|||" custom_padding__hover="|||"][et_pb_blurb title="Corsi di Arduino per privati - Belluno" use_icon="on" font_icon="%%158%%" icon_color="#000000" icon_placement="left" admin_label="Corso Arduino" _builder_version="3.0.87" header_font="|on|||" background_color="rgba(255,255,255,0.8)" custom_padding="20px|10px|20px|10px" custom_css_main_element="border-radius: 15px;" border_width_all="0px" border_color_all="#333333" border_style_all="solid" use_border_color="on" border_color="#333333" border_style="solid"]Steplab offre corsi applicativi di Arduino per privati, professionisti e aziende. Attualmente i corsi sono articolati in moduli, puoi scegliere di frequentare uno o più moduli, indipendentemente dal livello di conoscenza. Qui sotto trovi gli argomenti e i costi di ciascun modulo. Sono previsti sconti per gruppi. Per frequentare i corsi è necessario avere almeno una scheda Arduino / Genuino originale e un computer portatile.  ( si possono usare anche computer condivisi con amici o colleghi ).

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Modulo BASE

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Modulo Intermedio

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Arduino Uno Pinout diagram

[et_pb_section bb_built="1" admin_label="section"][et_pb_row admin_label="row"][et_pb_column type="4_4"][et_pb_image admin_label="Immagine" src="https://www.steplab.net/wp-content/uploads/2017/04/arduino-pinout.jpg" show_in_lightbox="off" url_new_window="off" use_overlay="off" animation="left" sticky="off" align="left" force_fullwidth="off" always_center_on_mobile="on" use_border_color="off" border_color="#ffffff" border_style="solid" /][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]

Guida: Caricare le batterie NiMh e NiCd

[et_pb_section fb_built="1" admin_label="section" _builder_version="4.16" custom_padding="0px|0px|54px|0px" global_colors_info="{}"][et_pb_row column_structure="1_4,1_4,1_4,1_4" admin_label="row" _builder_version="4.16" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat" custom_padding="0px|0px|0px|0px" global_colors_info="{}"][et_pb_column type="1_4" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"]Tempo di carica 


 
[/et_pb_text][/et_pb_column][et_pb_column type="1_4" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"]

Corrente di carica

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Caricare correttamente le batterie è un'operazione abbastanza complessa e piena di variabili.  Esiste un'ampia e completa teoria su ogni singola tipologia di batteria da caricare. Prima di passare alle informazioni teoriche, però, vi diamo una panoramica di cosa offre il mercato.

Fortunatamente, oggi, esistono caricabatterie a microprocessori economici, ma abbastanza sofisticati. I classici oggetti che"fanno tutto da soli" al meglio e senza che ci dobbiamo preoccupare di effettuare complessi calcoli matematici.

Un modello abbastanza interessante è INLIFE S4 by Golisi.

Si tratta di un caricabatterie molto completo. Il caricabatterie è dotato di un pratico display lcd azzurro che consente di monitorare la carica dei singoli canali. Può caricare batterie NiMh, NiCd, Litio nel formato stilo AA o ministilo AAA.

Il caricabatterie riconosce da solo la tipologia di batteria e visualizza tensione, corrente, tipo e percentuale di carica.  Si collega ad un normale cavo USB quindi si può abbinare ad un normale caricabatterie del cellulare, oppure  ad un pannello solare.

[/et_pb_text][et_pb_code _builder_version="4.19.4" _module_preset="default" hover_enabled="0" sticky_enabled="0"][/et_pb_code][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row column_structure="2_3,1_3" admin_label="row" _builder_version="4.16" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat" custom_padding="27px|0px|0px|0px" global_colors_info="{}"][et_pb_column type="2_3" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text admin_label="Batterie NiMh" _builder_version="4.16" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat" global_colors_info="{}"]Le Batterie NiMH e NiCd: carica, scarica e gestione

Avvertenze

MAI lasciare che si surriscaldino (da non riuscire a toccarle) le batterie NiMH, in caso contrario, potrebbero ridursi notevolmente le loro prestazioni o danneggiarsi le celle. Se questo dovesse succedere, scollegate la batteria dal caricatore e lasciatela immediatamente raffreddare!

Non portare MAI a zero volt le #batterie #NiMH o potrebbero riportare danni permanenti.

MAI cercare di usare le funzioni di carica e scarica per Pb, NiCd o Litio per batterie NiMH.

Se non utilizzate le batterie per un lungo periodo di tempo, lasciatele sempre con una tensione residua  (fate riferimento alle istruzioni del vostro fornitore).

ATTENZIONE! È normale che le batterie NiCd e NiMH diventino calde durante la carica. Scollegate IMMEDIATAMENTE le batterie se dovessero diventare bollenti! Se le batterie dovessero surriscaldarsi, potrebbe essere necessario abbassare la corrente di carica per le future ricariche. Non tentare mai di caricare batterie con correnti eccessive o si potrebbero causare danni irreversibili.

Le batterie NiMH e NiCd sfruttano programmi di carica e scarica simili visto che hanno comportamenti pressochè identici sotto molto aspetti, anche se la composizione chimica è differente. Non ci dilungheremo nello spiegare le differenza chimiche nei dettagli tra le due batterie ma ci concentreremo su come utilizzare il vostro Equilibrium per gestirle al loro meglio e per fare si che la batteria duri il più a lungo possibile.
[/et_pb_text][/et_pb_column][et_pb_column type="1_3" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_blurb title="Caricabatterie più venduto" url="https://www.steplab.net/trk.php?out=https://amzn.to/3gV4LKm" image="https://www.steplab.net/wp-content/uploads/2018/02/caricabatterie_amazon.jpg" _builder_version="4.16" text_orientation="center" custom_padding="5px|5px|5px|5px" border_radii="on|1px|1px|1px|1px" border_width_all="1px" border_color_all="#dddddd" global_colors_info="{}"]

Oggi il mercato offre una vasta gamma di caricabatterie da viaggio compatti e con diverse funzionalità. E' il caso di questo modello che unisce il caricabatterie USB per cellualari e il caricatore per batterie stilo in un unico prodotto. Vedi...

[/et_pb_blurb][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"][et_pb_column type="4_4" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"]

Prima di iniziare, vorrei precisare che esistono #caricabatterie relativamente #economici dotati di  microprocessore che svolgono egregiamente il loro compito in modo automatico e in completa sicurezza.  Il BC 700 è attualmente uno dei più venduti, potete vederlo qui.

Chi vuole passare subito alla teoria  di costruzione di un caricabatterie, può passare direttamente al capitolo successivo.

Il BC 700 è un un caricabatterie con microprocessore a singolo canale di monitoraggio.
Ogni pila può essere separatamente controllata e monitorata tramite i seguenti parametri: Volt, corrente di carica, capacità di carica, tempo di carica/scarica e capacità in mAh alla fine della modalità test.

Il display visualizza i suddetti valori reali.
Ogni canale può essere utilizzato con diverse correnti di carica e diverse modalità (carica, scarica, refresh, test)
Ogni canale può essere controllato, monitorato e consultato individualmente.

Funzioni:
• Charge/Ricarica:
- NiCd e NiMH
- Corrente di carica selezionabile: 200 / 500 / 700 mA
- Singolo canale di monitoraggio con carica super veloce
- Microprocessore con rilevamento del delta V (-dV) per evitare di sovraccaricare le singole batterie
- Protezione contro il surriscaldamento delle batterie

• Discharge/Scaricamento:
- Funzione di scaricamento+ricarica per eliminare l'effetto memoria

• Refresh:
- Programmi accurati per il refresh di pile mal utilizzate.

• Check/Test:
- Test batteria

• Per 1-4 pile Mignon o Micro, NiMH/NiCD, riconoscimento automatico tipo di pila
• Riconoscimento pile difettose con relativa interruzione di carica
• Corrente di carica: 200, 500 o 700 mA, regolabile individualmente
• Visualizzazione individuale di ogni canale: stato di ricarica/scaricamento, capacità, corrente di carica, tensione batteria, tempo di ricarica
• 4 programmi di ricarica: ricarica, ricarica/scaricamento, refresh, test capacità batterie, selezionabili singolarmente per ogni canale di ricarica
• Parametri configurabili separatamente per ogni canale di ricarica
• Temperatura e tempo di ricarica per ogni canale

- Manuale in italiano.

[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row column_structure="1_3,2_3" make_equal="on" _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"][et_pb_column type="1_3" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_image src="https://www.steplab.net/wp-content/uploads/2018/01/BD150C20-6F52-4DFA-9C30-5B56B3639B33.jpeg" align_tablet="center" align_phone="" align_last_edited="on|desktop" _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"][/et_pb_image][/et_pb_column][et_pb_column type="2_3" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"]

Caricare le batterie NiCd e NiMH 

In commercio ci sono due tipologie di caricabatterie:

I caricabtterie economici senza possibilità di controllo e programmazione, ad esempio quelli per batterie Stilo NimH e mini Stilo Nimh tipo quello della linea Amazon Basics, oppure i caricabatteria professionali.

Nel primo caso, non ci sono accorgimenti particolari, il caricabatterie non è dotato di particolare "intelligenza", va acceso e svolge il suo compito. Nel secondo caso, il caricabatterie sarà dotato di programmi di carica particolari e soprattutto di modalità di scarica per mantenere correttamente le batterie durante lunghi periodi di inutilizzo.

Per caricare le batterie NiMH e NiCd viene utilizzato un programma capace di individuare il fine caricare chiamato “DeltaPeak”.

Le modalità di carica generalmente sono 2, uno in cui la corrente di carica è automatica (AUT) e l’altro invece Manuale (Man) dove sarete voi a decidere la corrente di carica.

Determinare la corrente di carica manuale

Per determinare empiricamente la corrente di carica da utilizzare manualmente, si può considerare la capacità della batteria, indicata in mAh e dividerla per 10.

Esempio: se ho una batteria da 600mAh, la corrente di carica sarà 600/10=60mAh.   La carica manuale è comunque un'operazione empirica, consigliamo di acquistare un caricabatterie a microprocessore con programmi di carica preimpostati.

Un  #caricabatterie intelligente, vi permette di allungare la vita delle vostre batterie e farvi risparmiare nel lungo periodo sull'acquisto di nuove celle.

Nel programma automatico il caricabatterie testerà la batteria e imposterà una corrente di carica adatta. Nonostante ciò è importante impostare accuratamente, secondo le specifiche della batterie da caricare il limite della corrente, variando il paramente “CUR LIMIT”. Impostate questo valore con i C massimi che la batteria permette  in fase di carica.

[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row column_structure="2_3,1_3" make_equal="on" _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"][et_pb_column type="2_3" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"]Come fuziona la carica delle batterie NiMH e NiCd

Per caricare le batterie NiMH e NiCd viene utilizzato un programma capace di individuare il fine caricare chiamato “DeltaPeak” e si basa sul concetto seguente: quando le batterie al NiCd e NiMh sono sotto carica il loro voltaggio aumenta. Non appena la batteria raggiunge il suo massimo voltaggio (“Peak” o picco) il voltaggio stesso comincia a scendere. Il punto in cui il vostro caricabatterie terminerà la carica, dopo che il picco è stato raggiunto, si chiama “peak sensitivity”. A volte ci si riferisce a questo punto col termine soglia.

E’ possibile regolare questo parametro a piacimento nelle impostazioni del caricabatterie, con la possibilità di definire addirittura due valori distinti per NiMH e NiCd. Generalmente usando un valore basso di milliVolt si avrà una lettura più precisa del punto di picco mentre usando un valore alto si avrà una lettura meno precisa. Il range della sensibilità di picco va da 5 a 20 mV per cella.

Regolate la sensibilità di ricerca del picco in modo da ottenere la massima carica della batteria magari facendo degli esperimenti per capire se il vostro pacco batterie è di qualità sufficiente da concedere valori più bassi o se necessita valori più alti per ottenere una carica soddisfacente. Invecchiando le batterie hanno bisogno di DeltaPeak più ampi e generalmente le NiMH preferiscono valori inferiori rispetto alle NiCd, diciamo che le regolazioni ideali per NiMH vanno da 5mV a 10mV mentre per le NiCd si va da 10mV ai 20mV. Se non si è molto esperti si consiglia vivamente di mantenere il valore “Default” che corrisponde 7mV per NiMH e 12mV per NiCd. Se, una volta variata la sensibilità del D.Peak, durante la carica la batteria diventa MOLTO calda consigliamo vivamente di tornare ai valori di Deafult o rischierete di sovraccaricare la batteria.
[/et_pb_text][/et_pb_column][et_pb_column type="1_3" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_image src="https://www.steplab.net/wp-content/uploads/2018/01/BD150C20-6F52-4DFA-9C30-5B56B3639B33.jpeg" align_tablet="center" align_phone="" align_last_edited="on|desktop" _builder_version="4.16" global_colors_info="{}"][/et_pb_image][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row admin_label="row" _builder_version="4.16" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat" global_colors_info="{}"][et_pb_column type="4_4" _builder_version="4.16" custom_padding="|||" global_colors_info="{}" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text admin_label="Batterie NiMh" _builder_version="4.16" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat" global_colors_info="{}"]

Note generali per la carica di batterie NiCd e NiMH:

Una batteria che si avvicina o ha raggiunto la carica completa potrebbe diventare calda al tatto, ma non deve mai diventare bollente. Se dovesse surriscaldarsi, la batteria probabilmente si sarà sovraccaricata e deve essere subito scollegata dal caricatore!!

Una corrente più bassa significa un tempo più lungo di carica, ma è meno stressante per le batterie, e ciò vorrà dire batterie più cariche, e una massimizzazione della durata di vita della batteria. Tuttavia è necessario anche non impostare un valore di corrente troppo basso o il rilevamento del picco non sarà assolutamente preciso. Questo tipo di processo infatti implica una carica “rapida” e quindi la corrente deve essere sufficiente per generare un delta peak misurabile. Salvo diverse specifiche consigliamo vivamente di non caricare mai a correnti inferiori a 0,5C.

Celle “Sub-C” più grandi possono ricevere correnti di carica molto alte senza danneggiarsi, anzi giovandone nelle prestazioni, mentre celle più piccole come le “AA” o le “AAA” tendono a surriscaldarsi più facilmente e devono essere caricate a correnti molto inferiori mai superiori a 1C se non diversamente specificato.

È una buona idea scaricare NiCd prima di caricarle per mantenere le condizioni operative ottimali.

Sempre ricaricare le batterie NiMH prima di usarle.

Nel caso di batterie per trasmettitori, considerando che molte radio hanno dei circuiti di protezione, sconsigliamo VIVAMENTE di caricare rapido la batterie dentro la radio. E’ bene smontarla e collegarla direttamente al caricabatterie con un cavo adatto. I circuiti di protezione delle trasmittenti infatti possono NON sopportare le correnti di carica masima del vostro Ev-Peak e sopratutto non permettere al caricabatterie di individuare il picco accuratamente

Scaricare le batterie NiCd e NiMH

Scaricare le batterie NiXX è abbastanza importante per mantenere alte le prestazioni e prolungare il più possibile la vita dei pacchi. E’ bene non scaricare i pacchi a voltaggi troppo bassi, o si rischia di danneggiare le celle, basterà scaricare il pacco portando a 0,9 – 1,0V per cella. Quindi se il pacco batterie è composto da 6 elementi (voltaggio nominale 7,2V), il voltaggio finale da impostare dovrà essere compreso tra 5,4 e 6,0V. Per quanto riguarda la corrente di scarica impostate una corrente compatibile con le specifiche del pacco, alcuni caricabatterie Ev-Peak raggiungono correnti di scarica molto elevate che potrebbero rovinare il vostro pacco!

Note generali sulla scarica di batterie NiCd e NiMH:

Molte trasmittenti possono contenere dei diodi nei loro circuiti di carica che possono impedire alla batterie di essere scaricata attraverso il jack di carica della radio. Scaricate la batteria dopo averla smontata dalla radio e collegatela direttamente al caricabatterie

Per scariche più accurate è consigliabile usare una corrente che scarichi la batteria in 1-2 ore.

Per pacchi batteria superiori ai 6 V, la quantità di corrente di scarica potrebbe venire automaticamente limitata a causa del raggiungimento della massima potenza di scarica che varia a secinda del caricabatterie.

Non cercate di scaricare dei pacchi a voltaggi inferiori di quanto raccomandato.

Per determinare le condizioni della batteria, comparate la misurazione della capacità finale che la batteria ha fornito durante la scarica alla capacità segnata sull’etichetta della batteria. Se la batteria fornisce meno del 70% della sua capacità segnalata potrebbe essere necessario sostituire il pacco.

La scarica di una batteria può determinare la capacità che il  pacco potrà accettare in una prossima ricarica. Può essere anche usata per determinare quanta carica rimanga nel pacco batteria dopo una sessione di volo. Potrete determinare anche quanto consuma la vostra applicazione.

Ciclare le batterie NiMH e NiCd

Il processo di “ciclo” di una batteria è un processo che alterna una carica completa della batteria con una scarica fino a un punto di taglio predeterminato (o viceversa). E’ molto importante per le batterie NiXX eseguire cicli frequenti per cancellare il cosiddetto “effetto memoria” ossia quel processo per il quale la batteria tende a perdere capacità e a fornire sempre meno corrente. Esequendo un ciclo di scarica/carica o carica scarica, si procede infatti ad una sorta di “rodaggio” della batteria che permettedi preservane il più possibile le qualità. Il programma dedicato ai Cicli è solamente un automatismo per rendere più comodo questo processo, ma quanto detto per la carica o la scarica vale allo stesso modo. Quando si eseguono dei cicli è tuttavia importante impostare un tempo di attesa per permettere alla batteria di raffreddarsi. Per impostare questo valore andare nella schermata WaitTime un valore di 5minuti è sufficiente tuttavia verificate che la vostra batteria si sia effettivamente raffreddata e se necessario modificare questo valore

Note generali per i cicli di batterie NiCd e NiMH:  Eseguire periodicamente dei cicli per batterie NiCd (una volta ogni uno o due mesi) può dare benefici notevoli nelle prestazioni della batteria. Un eccessivo utilizzo del ciclo può ridurre la longevità della batteria.

Vi sarà un breve ritardo tra carica e scarica per permettere alla batteria si raffreddarsi durante il processo. Potete impostare la durata di questo intervallo tra 1 e 60 minuti.

Durante la modalità ciclo, il taglio del voltaggio di scarica per NiCd e NiMH è FISSO (non regolabile) a 0.9V per cella.

I produttori di batterie segnalano tre benefici principali legati alla ciclizzazione di batterie NiCd e NiMH:

Manutenzione della batteria: Le batterie NiCd beneficiano nella loro efficienza grazie a cicli costanti, e si raccomanda di eseguirne circa uno al mese. Le batterie NiMH non richiedono altrettanti cicli. Un eccessivo ricorso alla ciclizzazione può ridurre drasticamente la durata di vita delle batterie.

Determinazione dello stato di salute della batteria: Le batterie NiCd e NiMH hanno una capacità di carica che possono immagazzinare realmente che deve essere sempre comparata a quella segnalata sull’etichetta della batteria. Se dovessero riuscire a immagazzinare solo una piccola parte della capacità ipotetica, vorrà dire che la batteria sta terminando la sua vita operativa e dovrà essere sostituita.

Rivitalizzazione batterie: le batterie NiCd e NiMH nuove o non utilizzate da tempo possono essere rivitalizzate con un’adeguata ciclizzazione in modo da recuperare la loro piena efficienza. Cicli ripetuti per le vecchie batterie sono il modo migliore per recuperarne l’efficienza.
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Guida: caricare le batterie al Pb - piombo

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Caricare le batterie Pb

Per caricare le batterie al piombo è disponibile un singolo programma di carica che sfrutta una metodo corrente costante/voltaggio costante simile a quello utilizzato per le batterie al Litio ma ovviamente specifico per le batterie al Pb. Le batterie al piombo non hanno particolari gestioni, non necessitano bilanciamento, ciclo o altri tipi di manutenzione.
Note generali sulla carica di batterie Pb:
Le batterie Pb usano il metodo “corrente costante / voltaggio costante” come spiegato nella sezione per batterie al litio. Ad ogni modo, livelli differenti sono usati per valutare le condizioni delle batterie Pb.
Le batterie Pb non necessitano di carica di compensazione e non è possibile usare questa caratteristica per tali batterie.
Le batterie Pb hanno un voltaggio nominale di 2.0V per cella. Per la maggior parte delle batterie da campo, anche se non potete vedere di quante celle sono composte, sono di solito 6. A 2.0V per cella, risulterà un voltaggio finale di 12V.
Per batterie Pb con voltaggio superiori a 12V, la quantità di corrente fornita alla batteria potrebbe essere ridotta a causa del raggiungimento della massima potenza possibile in uscita. Questo è assolutamente normale.

Scaricare le batterie Pb

Per quanto riguarda la scarica il discorso è molto semplice rispetto alle batterie Litio, non c’è un vero bisogno di ciclare e quindi scaricare e caricare le batterie al Pb ma se per qualche motivo avete necessità di scaricare delle batterie al Pb potrete utilizzare il programma Discharge del vostro Ev-Peak. Note sulla scarica di batterie Pb:
Per una scarica più accurata, usate una corrente che può scaricare il pacco in 2 o 4 ore.
La quantità di carica prelevata dalla batteria potrebbe essere limitata per via del raggiungimento del livello massimo di potenza del caricatore. Questo è assolutamente normale.
Il taglio del voltaggio di taglio di scarica per batterie con voltaggio nominale di 6V è di 5.4V, per batterie da 24V il taglio sarà a 21.6V

Verifica batteria e misura resistenza interna

Alcuni caricabatteria della Ev-Peak ( es . C1 XR- A1) posseggoni anche funzioni di controllo dello stato della batteria ( Voltaggio singola cella , voltaggio output totale...) e misura della resistenza interna.
Sono molto utili per monitorare lo stato del pacco di batterie. In particolare la misura della resistenza interna è un chiaro indice della qualità della natteria stessa. Più è bassa la resistenza interna migliori saranno le prestazioni della batteria. Molto utile per confronatre ad esempio pacchi batterie di marche e produttori diversi con semplicità ed immediatezza

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