Numero: +39 08821030151

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Il numero +39 08821030151+3908821030151 appartiene ad un call center già segnalato per pratiche commerciali scorrette e violazione di alcune norme italiane.  La più recente invenzione è quella di spaventare il cliente sostenendo l'improvviso "aumento della tariffa TIM fisso".  Vi racconteranno che il vostro contratto è in scadenza proprio domani (?) e che verrà rinnovato ad una cifra più alta.   Ma grazie ad una misteriosa "Legge Bersani"  (sarà quella per le assicurazioni ?) ci si può rivolgere al loro "ufficio risoluzione controversie" che vi cercherà automaticamente una tariffa migliore.

Cioé TIM ha un ufficio che ti propone le offerte di altri ? 

Per curiosità ci siamo fatti ricontattare anche da questo "ufficio risoluzione controversie", così abbiamo aggiunto un altro numero alla nostra lista di segnalazioni all'autorità competente.

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Numero: +39 044191819

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Se ricevete una chiamata dal numero +39 044191819, si tratta di un call center che utilizza pratiche di vendita segnalate all'Agicom più volte. Diffidate di qualunque offerta o prodotto proposto.

Recentemente questo call center si propone come un "ufficio risoluzione controversie" degli operatori telefonici. Se avete dei problemi con le tariffe di un operatore, ad esempio TIM, saranno bene felici di trovarne un altro sul mercato libero.

L'ultima tecnica che utilizzano, è quella di farvi chiamare da un altro operatore / procacciatore  che utilizza un numero diverso. Questa persona vi chiede se volete essere ricontattati da questo fantomatico "ufficio risoluzione controversie". In questo modo sembrerà che siate voi ad aver chiesto il servizio.

+39044191819 segnalato alle autorità competenti.

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Guida: scegliere motore DC corrente continua 12V

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Il motore a corrente continua è un oggetto che consente di trasformare l'energia elettrica proveniente da una batteria, da un pannello solare o da un alimentatore, in moto rotatorio.

Si tratta della tipologia di motore più semplice da controllare perché si può pensare di modulare la velocità semplicement regolando la tensione di ingresso. (vedremo in seguito che non è una buona idea).  Questo motore ha due poli elettrici (+/-) che possono essere collegati direttamente ad una fonte di energia.  Scambiando le polarità del collegamento si ottiene semplicemente il cambio del verso di rotazione.

Motoriduttore

I motori in corrente continua hanno generalmente una velocità molto elevata pari a qualche migliaio di giri al minuto (RPM). Per questo motivo, dal punto di vista pratico, si utilzzano nella configurazione "con motoriduttore".  Se sfogliate il nostro catalogo motori vedrete che le velcità proposte sono relativamente basse e partono da 0.5 RPM.  Per scegliere correttamente il motore, le informazioni che ci servono sono: RPM, cioé numero di giri al minuto e  Coppia.  Per comprendere meglio cos'è la coppia, potete leggere l'articolo "La coppia di un motore".

Volendo semplificare, un motore piccolo avrà una coppia piccola e un motore più grande avrà una coppia più grande a parità di RPM. 

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Coppia e RPM

E' molto importante riferire sempre la coppia ad un particolare numero di giri. Questo ci permette di capire quale sarà la classe di motore più adatta ai nostri scopi.  

Vediamo con un esempio come funziona. 

Prendiamo un motore che di base ha 3000RPM di velocità. Supponiamo che il motore abbia una coppia di 1kg*cm.  A noi serve un motore da 30RPM quindi applichiamo un motoriduttore 1:100 che riduce i giri di 100 volte.  La coppia iniziale aumenterà proporzionamente cioé diventera circa 100kg*cm.

Se la coppia ottenuta e molto più grande di quella che ci serve, significa che possiamo utilizzare una classe di motori più piccola. 

Esempio: immaginiamo che per noi siano sufficienti 10kg*cm a 30 RPM, consideriamo un motore da 3000RPM con una coppia di 0,1kg*cm.  Applicando la riduazione 1:100, arriveremo ad avere 30RPM con 10Kg*cm di coppia.

Dal punto di vista pratico, non è possibile applicare le riduzioni a piacere, ma ci sono delle velocità standard per ogni classe di motore.  Il nostro catalogo motori è abbastanza vasto da coprire tutta la gamma di dimensioni e coppie più utilizzate.

Un altro parametro da considerare è la robustezza del motore.  Motori più piccoli sono meno robusti, motori più economici hanno una qualità del motoriduttore più bassa.  La scelta dipende dall'applicazione e dal numero di ore continuative di utilizzo.

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Servo Hitec analisi dei modelli

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In questa guida vedremo le caratteristiche dei vari modelli della Hitec in modo dettagliato.  Queste informazioni sono applicabili anche ad altre marche.

 

Caratteristiche di un servo

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La scheda tecnica dei servo motori riporta molti parametri utili per capire quale motore sia pi adatto per le nostre applicazioni.

Tensione di lavoro: I servo generalmente lavorano con tensioni fra 4.8V e 7.4V. Queste tensioni si possono ottenere facilmente con le batterie, per questo motivo sono state scelte come range operativo di molti servo. Se si supera la tensione di lavoro, la scheda di controllo si surriscalda rapidamente e il servo "si brucia".  Se utilizzate delle schede autocostruite, questo è il primo parametro da guardare.

Velocità:  La velocità di un servo viene indicata  attraverso il tempo @60°. Cioé quanto tempo impega un servo a ruotare di 60°. La velocità è praticamente costante lungo tutto l'arco e scende in prossimità del punto di arrivo stabilito.

La coppia di un servo:  è una misura della potenza del servo. La coppia è espressa in kg*cm. Se immaginiamo di collegare una levetta di lunghezza un cm al motore, essa riuscirà a "tirare"  un numero n di  kilogrammi.

ad esempio se la coppia è 20kg*cm, un braccio da 1cm potrà tirare 20kg, un braccio da 2 cm - 10 kg, un braccio da 4cm - 5 kg. 

Il prodotto lunghezza braccio*forza = coppia

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Coppia di un servo: 

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Il segnale di controllo di un servo

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Il servo nasce per il mondo del modellismo. Il segnale di controllo è di tipo PWM dove viene variato il duty cycle.  Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

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Il segnale di controllo stndard è un'onda quadra di ampiezza 0 - 5V con periodo 20ms. All'interno di questi 20ms, circa 2 ms vengono utilizzati per regolare il servo motore.  Il segnale di controllo standard va da 900ms a 2100ms. Un normale servo può ruotare da 0 a 90° oppure da 0-180°.  Nella guida alla scelta dei servo trovate una trattazione completa.   In questo caso ci limitiamo ad un servo motore con escursione 0-180°.

Come vedete un segnale di durata 1ms mette il servo nella posizione 0°. Se andiamo ad aumentare la durata del segnale ed arriviamo a 1.5ms il servo si posizionerà a 90°.  Se arriviamo a 2ms il servo sarà a 180° rispetto alla posizione iniziale.

Cosa succede se il  segnale di controllo del servo dura 1,1 ms ?

Se il motore a 1ms si trova a 0° e a 1,5 ms si trova a 90°, facendo una semplice proporzione, possiamo ipotizzare che il nostro servo si troverà a circa 90/5 = 18°.

La posizione determinata dal segnale di controllo è praticamente fissa. 

E' molto importante comprendere che la posizione del servo è data esclusivamente dalla durata del segnale positivo.  Questo segnale si ripete ogni 20ms e viene letto dalla scheda di controllo interna al servo.  Quindi se io mantengo un segnale di 1.1ms con periodicità 20ms, il servo si posizionerà sempre a 18° rispetto allo zero iniziale.

Il posizionamento del servo è di tipo assoluto.

Una caratteristica fondamentale del controllo di tipo servo è che esso mi determina una posizione assoluta.  Facciamo un esempio:

Invio il segnale ad un servo della duarata di 1.1 ms con periodicità 20ms. Il servomotore si posizionerà a 18° rispetto allo zero.  Tolgo l'alimentazione e spengo il segnale.  Riaccendo il sistema e invio lo stesso segnale da 1,1ms, il servo rimarrà fermo sui 18°. 

Questo non avviene, ad esempio con i motori passo passo o con i motori con encoder che hanno un posizionamento di tipo relativo, cioé non "ricordano" la loro storia precedente.

 

 

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La coppia di un motore

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Capita spesso che chi è alle prime armi faccia confusione fra coppia, potenza, forza  di un motore. In questo breve articolo vedremo di chiarire questi concetti per i principianti.

Momento di una forza

Quando si esamina la scheda tecnica di un motore, si vede che viene fornita la coppia, espressa in kg*cm oppure N*m.   L'unità di misura Kg*cm forse è la più semplice da capire. 

Immaginiamo di voler bloccare il  motore esercitando una forza.  Se il motore ha una coppia di 20Kg*cm significa che, per fermarlo, dobbiamo usare una leva che eserciti una coppia opposta.  La coppia esercitata dalla leva è data dalla Forza moltiplicata per la lunghezza della leva (braccio). Se abbiamo una leva lunga 10cm, la forza necessaria sarà di 2kg, se la leva fosse lunga 100cm la forza necessaria per bloccare il motore sarebbe di 0,2kg cioé 200 grammi.

Come abbiamo visto, la coppia non è data solo dalla forza che noi applichiamo, ma dipende anche dal braccio, cioé dalla distanza dall'asse di rotazione.

 

Immaginate la situazione riportata nella figura 1. Immaginate che il vostro motore sia al posto del bullone esagonale a sinistra.  La distanza d viene chiamata braccio della forza e F è la forza che dovete esercitare per bloccare il motore (o per svitare un bullone).

Immaginate che il nostro motore abbia una coppia di 20kg*cm se il braccio d fosse 10cm, applicando 2kg  come F, riusciremmo a bloccare il nostro motore.

Se il nostro braccio d fosse 1m cioé 100cm, sarebbero sufficienti 0,2kg cioé 200g per bloccare il motore.  La coppia, quindi, non è semplicemente una forza o un "peso" che il motore riesce a contrastare, ma è data dal prodotto

F*d

Nel nostro esempio F*d deve essere sempre uguale a 20kg*cm.

Si deduce che la configurazione meccanica del sistema è molto importante. Lo stesso motore in condizioni di lavoro diverse, sviluppa prestazioni apparentemente differenti. Se teniamo presente, invece, la definizione di coppia come prodotto di due grandezze, vediamo che le prestazioni del motore sono costanti.

Dato che una ruota, una puleggia o un'asta sono sempre delle leve applicate ad un motore, dovete tener conto della vostra configurazione per scegliere la coppia esatta.

 

Rapporto di riduzione

Se guardate il nostro catalogo motori vedrete che forniamo configurazioni con diverso numero di giri.  Spesso ci capitano dei clienti che ci dicono: "Io acquisto un motore da 60 giri e poi lo riduco elettronicamente a 10 giri o ai giri che mi servono".

Questo tipo di regolazione è sicuramente realizzabile, ma va considerata anche in questo caso la coppia.  Se guardate bene i motori, vedrete che il 60 giri ha una coppia 5 volte più piccola del 12 giri. Se acquistate un motore da 60 giri e lo fate lavorare a 10 giri, avrete una ulteriore riduzione di coppia dovuta al punto di lavoro non ottimale.  Quindi facendo un esempio semplice, se prendete un 60 giri con 135kg*cm, e lo fate lavorare a 10 giri al minuto, otterrete circa 50kg*cm o meno a seconda del tipo di motore e controllo. Se prendete un motore da 12 giri/min  avrete una coppia di 584 kg*cm.  Cioé siamo oltre le 10 volte di più che far lavorare un motore in condizioni di moto ridotto.  Per questo motivo, vi consigliamo sempre di acquistare un motore che abbia un numero di giri molto vicino a quello che vi serve, per ottimizzare le prestazioni. Se invece avete la necessità di lavorare in un intervallo ampio di velocità, dovete scegliere una coppia soradimensionata rispetto alle vostre reali esigenze.

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Tempo di ricarica batterie NiMh

[et_pb_section fb_built="1" _builder_version="3.22" custom_margin="3px|||||" custom_padding="0px|||||"][et_pb_row _builder_version="4.0.9" column_structure="1_2,1_2"][et_pb_column _builder_version="4.0.9" type="1_2"][et_pb_image src="https://www.steplab.net/wp-content/uploads/2020/01/download.jpg" _builder_version="4.0.9" hover_enabled="0" url="/trk.php?out=https://amzn.to/35qsPvh"][/et_pb_image][/et_pb_column][et_pb_column _builder_version="4.0.9" type="1_2"][et_pb_cta title="Offerte pile NiMh" button_text="Scopri" _builder_version="4.0.9" button_url="/trk.php?out=https://amzn.to/35qsPvh" hover_enabled="0"][/et_pb_cta][/et_pb_column][/et_pb_row][et_pb_row _builder_version="3.25" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat" custom_padding="0px|||||"][et_pb_column type="4_4" _builder_version="3.25" custom_padding="|||" custom_padding__hover="|||"][et_pb_text _builder_version="3.27.4"]Quanto tempo è richiesto per caricare una batteria NiMh ?

Per calcolare il tempo di ricarica di una batteria al NiMh dovete conoscere alcune informazioni facilmente reperibili. Il primo dato è la capacità della batteria, indicata sempre in mAh o Ah per le batterie più grandi.

La seconda informazione è la corrente erogata dal vostro caricabatterie. I caricabatterie a microprocessore consentono spesso una regolazione precisa e variabile nel tempo a seconda della scarica della batteria.  Il terzo dato è l'efficienza del processo di carica.

Vediamo nel dettaglio come utilizzare queste informazioni. Immaginiamo di avere una batteria da 2000mAh e di caricarla a 200mA. Idelamente:

Tempo di carica = Capacità della batteria / corrente di carica.

Cioé se ho la mia batteria da 2000mAh e la carico a 200mA impiego 10 ore per caricarla. Attenzione !  la capacità della batteria è espressa in mAh che è un'unità di energia. La corrente di carica è espressa in mA che è un'unità di corrente. L'energia è data da corrente * tempo, cioé mAh  dove h sta ad indicare "ora", si legge "milliampere ora".

La formula precedente è puramente ideale perché durante la carica viene dissipata un'energia, sotto forma di calore, che non contribuisce alla carica effettiva. La formula pratica per calcolare il tempo reale è data da:

Tempo = capacità *1,4 / corrente di carica

Il tempo effettivo quindi è circa un 40% in più del tempo teorico.  Il valore di 1.4 è un valore medio e può essere peggiore o migliore anche in funzione dell'età della vostra batteria o pacco batterie. L'utilizzo di un buon caricatore dotato di microprocessore, può allungare sensibilmente la vita delle vostre batterie.

Un  esempio di caricabatterie molto buono è il BC 700 che potete trovare qui
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Lista componenti rover Mantis

[et_pb_section fb_built="1" _builder_version="3.0.47"][et_pb_row _builder_version="3.0.47" background_size="initial" background_position="top_left" background_repeat="repeat"][et_pb_column type="4_4" _builder_version="3.0.47" parallax="off" parallax_method="on"][et_pb_text _builder_version="3.0.106"]

Di seguito inseriamo l'elenco di tutti i componenti del rover mantis. Cliccando sul codice del prodotto, accederete direttamente alla pagina dello shop relativa.

[/et_pb_text][et_pb_text _builder_version="3.0.106"]

Richiesti per l'assemblaggio (non inclusi):
Cacciavite Phillips n. 1
Chiave da 5/16 "
3/32 "chiave esadecimale
7/64 "chiave esadecimale
9/64 "chiave esadecimale
PARTI INCLUSE:
(6) Cerchi neri in plastica (82062)
(4) Piastre dei connettori dei canali (545532)
(6) Adattatori a ruota esagonale da 12 mm con foro da 6 mm (545652)
(6) Supporto motoriduttore planetario D (555192)
(2) Canale in alluminio da 18 "(585462)
(30) Supporto laterale doppio da 90 gradi D (585598)
(6) ammortizzatori robot in alluminio da 130 mm (585032)
(24) 4.62 " aste in alluminio (585412)
(6) Pneumatici per fuoristrada da 5.4 "(595644)
(6) .500 "x .2497" 6-32 Stands disattivati ​​(633122)
(8) Gommini in gomma K34 (636088)
(6) 313rpm, motoriduttori planetari 12V HD (638280)
(76) .250 "x 6-32 Viti a esagono incassato (632106)
(12) .4375 "x 6-32 Viti a esagono incassato (632112)
(6) .5625 "x 6-32 Viti a esagono incassato (632116)
(48) .875 "x 6-32 Viti a esagono incassato (632122)
(48) 6-32 Locknuts (632142)
(12) # 6 rondelle (632144)
(96) N. 6 Rondelle standard (90126A007)
(54) # 6 rondelle di bloccaggio (91102A007)
(6) HD Gearmotor Endcap (9753K65)
SPECIFICHE MOTORE:
Gamma di tensioni di funzionamento: 6 ~ 12VDC
Tensione nominale: 12VDC
Carico nominale: 4,5 kgf-cm (62,5 oz-in)
Temperatura di funzionamento: -10 ~ + 60 ° C
Max corrente a vuoto: 0,52A
Velocità a vuoto: 313 giri / min
Min. Coppia di serraggio: 30 kgf-cm (416,6 oz-in)
Max. Corrente di stallo: 20A @ 12VDC
Resistenza dielettrica: 250 VAC
Tipo di spazzola motorizzata: grafite
Potenza di uscita a max. Efficienza: 13W
Tipo di attrezzo: planetario
Rapporto di trasmissione: 27: 1
Tipo di cuscinetto: doppio cuscinetto a sfere
Dimensioni dell'albero: 6mm (0,236 ")
Peso netto: 330g (11.64oz)

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ESC - controllare i motori brushless

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Il controllo dei motori brushless si effettua necessariamente con dei particolari controller  ESC. A differenza dei motori tradizionali a spazzole che hanno 2 fili, i motori brushless devono ricevere una sequenza di segnali sincronizzati per poter operare correttamente. 

 

Il componente che fa il lavoro per noi si chiama ESC. 

Con un ESC si controlla un singolo motore, quindi se costruiamo un veicolo o un sistema con più motori, dobbiamo prevedere anche un equivalente quantità di ESC.

La caratteristica principale di un Esc è la quantità di corrente che riesce ad erogare. La scelta viene effettuata considerando il massimo assorbimento del motore. Se questo assorbimento è ad esempio di 15A dovremmo scegliere un Esc che eroghi qualche Ampere in più di quelli massimi del motore, quindi un Esc da 20A è l’ideale.

I parametri fondamentali di ogni motore e di ogni ESC sono riportati nelle pagine di ciascun prodotto. Vi consigliamo di leggere attentamente prima di scegliere il prodotto. Se avete dei dubbi contattateci.

Sovradimensionare il controller ESC non ha controidicazioni. Il consiglio è di scegliere quello che più si avvicina come caratteristiche alle vostre necessità per risparmiare e anche per avere una struttura più semplice e leggera possibile.  Potreste anche scegliere di usare un solo modello di ESC per necessità di magazzino e di ricambistica.   In questo caso fate attenzione: un componente sottodimensionato può bruciarsi o comunque andare in modalità protezione rendendolo inefficace per la vostra applicazione.

Una caratteristica particolare degli ESC è che alcuni hanno  a bordo un BEC (battery eliminator circuit). Si tratta di un circuito molto utile che eroga generalmente un tensione di 5V.  Serve per alimentare eventuali controller, ricevitori o altri elementi. In questo modo è possibile usare un'unica batteria per alimentare motori e schede di controllo/interfaccia.

Un circuito simile può essere realizzato anche con dei regolatori tipo 7805,  Il collegamento BEC è comunque più "pulito" dal punto di vista dei cablaggi e dello spazio occupato.

I motori industriali si controllano con delle schede dedicate, oppure realizzando un ponte a Mosfet e controllando il motore con un microcontrollore.

Come controllare l'ESC

Per motori relativamente piccoli esistono dei componenti chimati ESC.

Gli ESC commerciali sono controllati con un sistema PWM come quello dei servomotori.  Regolando il segnale è possibile modulare la velocità del motore.   Gli ESC si possono collegare direttamente anche ad un radiocomando standard.

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[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]

Loop chiuso e loop aperto

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Sistemi a loop chiuso e a loop aperto

Un concetto molto importante quando si va a realizzare un controllo è quello di loop aperto o chiuso.  Per capire la differenza fra i due partiamo con un esempio molto semplice che non è legato a complesse logiche elettroniche.

Immaginate di entrare in un bagno. Se aprite il rubinetto dell'acqua, essa fluirà all'infinito fino a quando qualcuno non chiuderà il rubinetto. Questo è un sistema a loop aperto, cioé il vostro sistema (rubinetto) non ha nessuna informazione sulla quanità d'acqua che è passata e non ha alcuna possibilità di "decidere" in modo autonomo quando chiudere.

Considerate ora di avere un serbatoio che volete sia sempre pieno (ad esempio per irrigare un orto).  Immaginate che il vostro serbatoio sia pieno, aprite l'acqua per un certo tempo e quindi si svuoterà parzialmente. Se il sistema è dotato di un qualche sensore ( anche un galleggiante meccanico è considerato un sensore), partirà automaticamente il riempimento, fino ad un certo livello. Il meccanismo non è dotato di particolare intelligenza, ma di sistemi meccanici semplici. Si tratta comunque di un sistema a loop chiuso. Cioé un sistema in cui vi è un ritorno di informazioni ingresso e uscita.  In questo caso l'informazione è il livello dell'acqua.

Aggiungendo ulteriori sensori, possiamo complicare a piacere le funzionalità del nostro serbatoio.  Per esempio potremmo introdurre l'irrigazione automatica ad orari prestabiliti. Potremmo introdurre un sensore di pioggia che annaffia solamente se c'è il sole, un sensore di umidità del terreno che annaffia solo se il terreno è secco... Andremmo così a dotare il nostro semplice serbatoio di una primitiva forma di "intelligenza". 

Abbiamo un sistema a loop chiuso ogni volta che il comportamento di una parte è influenzato da ciò che avviene in un altro punto.

I sistemi a loop chiuso posso essere estremamente complessi perché dipende quale tipo controllo vogliamo fare sul nostro ingresso. Il sistema più semplice è di tipo ON/OFF, ad esempio la luce del frigo che si accende quando la porta è aperta e si spegne quando è chiusa è un "controllo on/off" che potremmo definire "banale".  I controlli ON/OFF non hanno nulla di particolarmente interessante dal punto di vista teorico. Il sistema ha solo due stati e si posiziona in uno o in un altro a seconda di un informazione in ingresso di tipo binario.

Molto più intressanti sono i sistemi dove l'informazione è di tipo continuo, cioé può assumere un'infinità di valori compresi dentro ad un intervallo finito.

Un esempio semplice è un serbatoio in cui una pompa viene modulata per mantenere il livello dell'acqua all'interno.  Se alla base del serbatoio metto un rubinetto e immagino che vi sia un prelievo d'acqua del tutto causale, gestire il riempimento del serbatoio diventa un compito più interessante rispetto al semplice ON/OFF.

Se prelevo molta acqua, voglio che il rifornimento sia più veloce, se prelevo poca acqua, il rifornimento sarà più lento. Se non prelevo acqua, voglio che la pompa si spenga completamente. Un buon sistema di controllo riesce a gestire una situazione del genere  con pochissime informazioni. Conoscendo solamente il livello dell'acqua è possibile creare un controllo che reagisca in modo "intelligente" alle variazioni.  Il controllo più usato in ambito industriale è il PID.

 

 

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Idee da costruire: tubo verticale su guida X-rail

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Tubo verticale su guida X-Rail

In questo esempio realizziamo con gli X-rails un tubo verticale, ancorato con con la possibilità di scorrere sulle guide.  Sulla foto sono indicati i codici dei componenti che abbiamo utilizzato.

Qui sotto troverete la gamma completa dei componenti utilizzati.

 

 

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Guide e profili X-Rail

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Guide e profili X-Rail

Costruire guide a scorrimento, slider  e sistemi di precisione con i profili è un'operazione molto semplice e veloce. Il nostro catalogo offre una gamma completa di accessori, motori, staffe per realizzare e personalizzare il sistema completo senza la necessità di lavorazioni meccaniche aggiuntive.

Non servono particolari attrezzature, né manualità. Tutti i pezzi si combinano in modo semplice.

E' possibile costruire rapidamente slider slider per fotocamere,  guide di precisione e molto altro.

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Viti per profili estrusi 10x10

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Viti, dadi, tasselli per profili estrusi 10x10

In questa sezione sono presenti le varie tipologie di viti, tasselli, dati che permettono di fissare facilmente i profili con staffe e cubetti.

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attuatori controllo servo

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Servo Attuatori Lineari

La caratteristica peculiare dei servo attuatori è che essi sono controllabili direttamente attraverso un radiocomando standard o un controller per servo.   E' possibile regolare con precisione qualunque posizione intermedia fra la corsa massima e minima. L'elettronica di controllo è già integrata.  E' possibile utilizzare un qualunque radiocomando.  Sul nostro sito trovate un completo catalogo radiocomandi.

In fondo a questa pagina potete vedere la gamma degli attuatori servo.

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Attuatori lineari a bassa potenza

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Attuatori lineari a bassa potenza

La linea di attuatori a bassa potenza  è dipsonibile nella gamma da 11.3kg di spinta fino a 81.6 kg.   Per vedere i dettagli di ciascun prodotto potete entrare nelle singole schede qui sotto.

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