Costruire un Antenna Tracker

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Costruire un Antenna Tracker

Spesso ci viene richiesto di costruire sistemi pan-tilt per le più disparate esigenze. Una tipologia molto comune è l'antenna tracker.  Utilizzando i componenti del nostro catalogo, costruire queste strutture è facile, veloce e sicuro.

Vediamo quali sono le caratteristiche da considerare quando si vuole realizzare una struttura di questo tipo.

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Per costruire un antenna tracker innanzitutto è necessario:

  1. Conoscere il peso dell'antenna
  2. Creare un carico bilanciato
  3. Capire quali dovranno essere gli angoli massimi di rotazione su ciascun asse
  4. Conoscere la velocità massima con cui il tracker dovrà spostarsi

Con queste informazioni potrete facilmente scegliere uno dei tanti sistemi gearbox o pan tilt che forniamo.

 

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Tipologia di motore

La prima cosa da scegliere è il tipo di motore che si vuole utilizzare.  Vediamo rapidamente quali sono le tipologie di motore e quali peculiarità hanno:

  1. Servo: è il motore del video che trovate qui sopra. La carateristica del servo gearbox è di avere una buona coppia (fino a 200kg*cm) e di avere un controllo di tipo loop chiuso.
  2. motore passo passo: questo motore è molto preciso, consente di controllare piccoli spostamenti.  Non ha generalmente un grande coppia.  Se optiamo per le versioni con motoriduttore, però, raggiungiamo una coppia massima di 6Nm circa 58kg*cm.  Lo svantaggio del passo passo è la lentezza. Superata una certa velocità, infatti, la coppia è talmente bassa da diventare inutilizzabile.
  3. motore DC: il motore in corrente continua, di cui abbiamo una vasta scelta a catalogo, è quello più versatile in termini di coppia e velocità.  Questo tipo di motore è impiegato in controlli a loop aperto, ma si può semplicemente creare un loop chiuso con i nostri componenti.

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Internet delle cose con Arduino

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Steplab offre dei kit preconfigurati per chi vuole avvicinarsi all'internet delle cose. Il nostro sistema è aperto, compatibile con qualunque rete anche esistente.

Grazie alle schede della gamma Arduino, è possibile realizzare facilmente piccoli sistemi di supervisione domestica o sistemi di controllo collegati alla rete wifi.

1. Un esempio molto seplice per iniziare è il contatore elettrico monitorato con Arduino.

Scenario 1: controllo domestico:

Steplab ti aiuta a configurare i tuoi prototipi in modo che siano controllabili da un normale computer, ipad, tablet collegato alla tua rete domestica.

Il pacchetto di controllo remoto domestico comprende:

Scenario 2: controllo all'esterno:

Steplab ti consente di controllare i tuoi prototipi tramite un normale computer anche in luoghi dove non è disponibile una rete internet.

Grazie ai sistemi Steplab puoi scegliere di realizzare la parte del prototipo che ti piace di più. Il resto lo facciamo noi.  Sei bravo in meccanica, ma non molto in elettronica ? Sei un mago della programmazione, ma non della meccanica ?

 

 

 

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Prototipi controllati con Arduino

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Come abbiamo già visto, Arduino consente di controllare facilmente motori in corrente continua. La soluzione che vi proponiamo oggi, consente di trasformare un moto rotatorio (motore che gira) in una traslazione.  Questa soluzione si ottiene in pochi minuti con l'aiuto del nostro Slider kit.

In questo caso stiamo applicando una scelta del tipo - cinghia e pulegge -.  Il nostro elemento base è costituito da un canale di allumino da 24",  una cinghia, un tendicinghia,  due pulegge,  un motore in corrente continua e alcuni supporti.  Questo slider può essere utilizzato in verticale o in orizzontale, grazie ad una coppia di piedini.  Il motore scelto può essere alimentato ad una tensione fino a 12V.   Scopo del progetto è creare una guida scorrevole. Su questa guida potrete costruire il vostro sistema, posizionare un sensore, una macchina fotografica o una telecamera.

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Controllare motori in DC con Arduino

Il primo passo per interfacciare i nostri prototipi con Arduino o con una scheda di controllo è comprendere come si utilizzino i motori DC. L'idea è molto semplice: i motori DC possono ruotare sia in senso orario che antiorario. Il senso di rotazione dipende dalla polarità della tensione di alimentazione.  Potete effettuare una semplice prova procurandovi un motorino e collegandolo direttamente ad un alimentatore. Vedrete che, scambiando il + e il - otterrete una rotazione oraria oppure antioraria.

Quello che di fa con Arduino è semplicemente riproporre questo concetto in modo "elettronico". Anziché scambiare manualmente i contatti, vogliamo realizzare lo scambio automaticamente. Per fare questo di utilizza una configurazione chiamata ponte H. Esistono ponti H più o meno costosi. Di seguito vedremo quali cono le caratteristiche da valutare per scegliere correttamente il nostro circuito.

Dimensionare il circuito

La prima cosa da valutare quando si desidera controllare qualche elemento elettrico/elettronico è la potenza richiesta. Per fare questo è necessario avere ben chiari i concetti di tensione  e di corrente.  Generalmente è la corrente ad essere responsabile di piccoli "incidenti" durante lo sviluppo dei prototipi. Troppa corrente brucia letteralmente i circuiti.  Dato che la corrente e la tensione sono legate dalla legge di Ohm: V=R*I, dove V è la tensione, I la corrente e R la resistenza di un conduttore, troppa corrente implica spesso che avete utilizzato troppa tensione, oppure avete applicato un carico che "assorbe" troppo.

Quando vi accingete a costruire una catena di elementi elettrici, assicuratevi sempre che ognuno di essi sia in grado di sopportare le sollecitazioni a cui lo andrete a sottoporre.

Un microcontrollore tipo Arduino non è in grado di fornire potenza elettrica. Gestire un elemento che sia più grande di un led diventa già un compito gravoso.

La soluzione standard a questo problema è fornire dei segnali tramite Arduino che è facilmente programmabile e può realizzare "ciò che vogliamo" e utilizzare degli intemediari per la parte di potenza.

Nel caso del motore DC il nostro intermediario sarà il ponte H.  Questo circuito ha le seguenti caratteristiche:

La conservazione dell'energia

In natura sembra esistere un principio, chiamato principio di conservazione dell'energia.  Qualunque processo, naturale o artificiale,  è vincolato da questo principio. Questo non vuol dire che quando vi accingete a fare qualcosa dovete conoscere questa legge. Un principio fisico è una regola più forte: controlla voi anche se voi non ne sapete nulla.  le apparecchiature elettroniche, in quanto oggetti reali, non sono immuni da questo principio.

Alcuni di voi si chiederanno: "cosa centra la fisica con Arduino ?".

La prototipazione meccatronica è essenzialmente fisica. La trasformazione di energia elettrica in calore, movimento, suono... deve rispettare il principio di conservazione dell'energia.

La fisica di Arduino:  "posso spostare un camion con Arduino ?"

La risposta a questa domanda è molto semplice: "In teoria si, in pratica... c'è un po' di lavoro da fare".  Torniamo al nostro slider:

I componenti per controllare un motore con Arduino sono:

 

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